Cuba: nei musei si aggirano i cani randagi. Ma a fin di bene!

A Cuba, le forze dell’ordine possono contare su aiuti davvero speciali.
Loro si chiamano Vladimir, Canela, Aparicio, Leon e Carinoso e sono degli splendidi cani randagi che di notte aiutano la polizia a pattugliare le strade e, a fine turno, riposano sui gradoni del museo.

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Gli abitanti li conoscono e tutti coloro che non hanno avuto il piacere di incontrarli prima possono capire immediatamente il loro importante ruolo per la società cubana grazie alla targhetta con scritto sopra: “Vivo en Museo de la Orfebreria”.

Questo tipo di adozione, alla quale hanno aderito anche altre istituzioni cubane, è un modo per legalizzare la presenza sul lavoro di animali e fare del bene ai cani bisognosi del paese proteggendoli dall’accalappiacani e dando loro cibo e riparo.

Ed è proprio il cibo l’unico problema. Mangiando ogni giorno piatti prelibati, ma decisamente poco dietetici, il rischio di obesità tra i cani sta aumentando. I ristoratori del luogo, infatti, non si limitano a regalare ossa, ma elargiscono pietanza varie e succulente. Dai salumi agli hotdog. E molto altro.

Il lato positivo resta comunque che Cuba sembra essere un ottimo esempio per tutti gli altri paesi che desiderano compiere atti concreti in favore dei cani più disagiati.

Un’attenzione in più al menù giornaliero e il gioco è fatto!

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