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Posso mettere un costume al mio cane o gatto?

Intorno a Carnevale e Halloween, i social media si popolano di foto di animali in costume: gatti sobri e altezzosi che spuntano da enormi collari colorati come orchidee, cagnolini mansueti truccati da feroci Cerbero, con due teste di cane finte ai lati del collo, e così via.

Sono immagini capaci di strappare un sorriso anche allo spettatore più cinico. Ma è davvero una buona idea far indossare un costume al tuo amico a quattro zampe?

Come per molte cose della vita, la risposta è “dipende”: nulla impedisce di provare, a patto di usare le dovute attenzioni. Alcuni animali non hanno problemi con i costumi, altri sembrano proprio divertirsi, ma per tanti altri ancora sono una fonte di disagio inaccettabile. In linea di massima, i gatti accettano molto meno volentieri di essere decorati, rispetto ai cani.

In ogni caso, teniamo a mente che non è stato il nostro cane o gatto a esprimere il desiderio di travestirsi. Senza moralismo, possiamo riconoscere che cerchiamo un appagamento più nostro che suo, nell’agghindarlo in modo bizzarro e nel postare la sua immagine sui social o nel mandarla ai nostri amici su WhatsApp.

Di conseguenza, il nostro primo obiettivo non sarà decidere se fotografare il pet in giardino o in salotto, ma capire se ha qualcosa in contrario all’idea di indossare un costume. E come interpretare le sue reazioni quando proviamo a fargli indossare qualcosa?

Teniamo presente una regola generale: se siamo in dubbio sul senso da dare al suo comportamento, prendiamolo per un “no” e rinunciamo. Meglio andare sul sicuro, piuttosto che sottoporre l’animale a uno stress inutile.

Ecco alcuni segnali che il cane o gatto non sopporta di indossare un costume:

  • cerca con insistenza di toglierlo, strappandolo via con le zampe o con i denti;
  • mostra sintomi di paura, ansia o disagio; per esempio, il cane sbadiglia, ansima, lecca l’aria, mette le orecchie all’indietro o presenta un’espressione tesa;
  • abbaia, miagola o guaisce.

Inoltre, anche se il tuo amico sembra perfettamente a suo agio, dobbiamo scegliere o confezionare un costume che non costituisca un pericolo, e tenerlo d’occhio per tutto il tempo (breve, suggeriamo) in cui lo indosserà.

Innanzitutto, il cane o gatto deve avere sempre gli occhi, il naso e la bocca liberi, per non subire una limitazione dei suoi sensi e delle sue capacità di respirare, bere e mangiare. Deve poter espletare i suoi bisogni fisiologici senza problemi. Deve potersi muovere liberamente o stendere comodamente se è stanco.

Il costume non deve avere spille o altri elementi appuntiti e nemmeno fibre sciolte, fili o parti pendenti che l’animale possa strappare e ingoiare, con il rischio di soffocare. Per non intralciare i movimenti, non deve essere né troppo stretto, né troppo largo. Considera anche la temperatura del luogo dove ti trovi: il costume potrebbe essere troppo caldo per il pet e farlo stare male.

A volte, una soluzione accettabile può essere un piccolo accessorio poco invasivo come un fiocco, una bandana, un nastro o qualcosa di simile, anziché un costume completo. Oppure, nel caso di un cane, la decorazione di un cappottino che è già abituato a indossare.

Infine, un aspetto da non sottovalutare: se anche tu indossi un costume, insieme al tuo cane o gatto, considera che potrebbe non riconoscerti subito o non capire cosa ti è successo, quindi evita di spaventarlo.


Conoscere il mondo con l’olfatto

Molti di noi sapranno già che il cane sfrutta il suo potentissimo olfatto per conoscere la realtà circostante. Alla prima ventata di aria fresca, il suo tartufo, umido e spugnoso, cattura ogni particella odorosa, elaborando le informazioni che questa racchiude. Come ci riesce?

Il naso

Innanzitutto scegliendo con quale narice annusare. Il cane è infatti capace di utilizzare le due narici separatamente, avendo la possibilità di elaborare con l’uno o l’altro emisfero cerebrale per capire di che odore si tratta e da dove proviene. Ma la particolare respirazione del cane è dovuta alla presenza di un organo speciale, il cosiddetto apparato vomeronasale. Questo è posizionato nel palato del cane e si compone di migliaia di cellule ricettive. I recettori inviano le informazioni al bulbo olfattivo per mezzo di un nervo di connessione. Da lì il cervello procederà all’elaborazione dei vari input. Tutto questo permette ai cani di distinguere e memorizzare un’enorme varietà di odori diversi, spesso impercettibili per l’essere umano.

I cani sono infatti capaci di percepire anche ciò che noi non possiamo, inclusi i feromoni rilasciati sia da altri animali che dagli umani. Poiché l’olfatto è il senso preponderante, che coinvolge il cervello e le emozioni dell’animale, potremmo dire che la percezione canina è più profonda rispetto a quella umana.

Con il loro super olfatto i cani hanno persino il potere di viaggiare nel tempo. Il passato è per loro un insieme di tracce che incontrano lungo il proprio cammino: il calore sprigionato da una macchina appena parcheggiata, oppure gli odori degli altri cani lasciati su pali e alberi. Il vento, invece, profuma di futuro, portando con sé l’odore di qualcosa che si sta avvicinando, e che il cane può “vedere” senza utilizzare la vista.

Se pensavi che il migliore amico dell’uomo fosse solo colui che sta al nostro fianco, in realtà è quello che con il suo impareggiabile fiuto riesce a mostrarci il mondo da una prospettiva sempre nuova!


Attenti alle pulci!

Forse non tutti sanno che il periodo tra l’estate e l’autunno è chiamato “la stagione delle pulci”.
Il nome non è stato dato a caso, ma si stima che durante questi mesi i nostri amici pelosi siano più soggetti agli attacchi di questi fastidiosi animali.

I rimedi per così dire chimici (gli antiparassitari) sono vari e devono essere usati sempre su consiglio del veterinario. Esistono, però, anche rimedi naturali e casalinghi facili da realizzare per tenere lontane le pulci dagli ambienti di casa e dai nostri teneri amici.

A quanto pare, le pulci sono sensibili agli odori forti per cui, per allontanarle dalla cute del cane, potrebbe essere utile usare del succo di arancia o di limone, da passare delicatamente e in piccole quantità sul pelo.

Per il bene della nostra casa, invece, è necessario pulire a fondo tutte le stanze e gli oggetti sui quali i nostri amici tendono a sostare più a lungo o con i quali interagiscono, come cuscini, tende e tappeti.

Oltre al succo di agrumi, anche il vino bianco è un ottimo alleato contro le pulci. Se frizionato con delicatezza sul corpo dell’animale, vi aiuterà a tenere lontane queste fastidiose bestioline!


In spiaggia col cane

Ecco 5 pratici consigli per trascorrere al meglio una giornata in spiaggia col tuo pet!

Ah, le vacanze: il sole, il mare e la compagnia dei nostri amati cani. Cosa dobbiamo sempre tenere a mente prima di passare insieme a loro una super giornata in spiaggia? Ecco alcuni suggerimenti.

 

 

  • Mai senza ombrellone

 

Meglio non esporre il cane alla luce diretta del sole, soprattutto nelle ore calde: se intendiamo trascorrere l’intera giornata al mare, l’ombrellone è fondamentale per proteggere al meglio il nostro amico a quattro zampe protetto!

 

  • L’acqua? Sempre e sempre fresca

 

Il cane d’estate ha bisogno di molti, molti liquidi. Scegliere un alimento umido piuttosto che secco può essere un’opzione, ma in spiaggia meglio portare delle crocchette e due ciotole. Una per il cibo e l’altra da riempire con tanta acqua fresca.

 

  • Evita gli sforzi eccessivi

 

Soprattutto nelle ore più calde evita le corse, meglio optare per delle semplici e rilassanti passeggiate.

 

  • Scegli il bagnasciuga

 

In estate anche le zampe soffrono il caldo, ancor di più se a contatto con terreni surriscaldati dai raggi solari. Come rinfrescarle? Se sei in spiaggia, porta il tuo cane a spasso sulla battigia! 

 

  • Doccetta e a casa!

 

Infine, dopo corse pazze sulla sabbia e tuffi a riva, ricordati di eliminare la salsedine dal pelo del tuo pet con una doccia veloce prima di ritornare a casa.


Il “vocabolario” del cane

Quella tra cane e padrone è una comunicazione fatta di gesti, parole e versi.

Rispetto al suo progenitore, il lupo, il cane ha imparato a riconoscere i nostri gesti e memorizzare un vocabolario di circa 200 parole, che associa ad azioni, comandi e oggetti.  

 

Secondo uno studio condotto dall’esperto di comportamento canino Stanley Coren, della University of British Columbia di Vancouver, oltre a capire le parole che sentono regolarmente in casa, i cani sembrano anche in grado di contare fino a 5. Godono inoltre di una formidabile intelligenza spaziale, che li rende capaci di localizzare oggetti, trovare la via più breve verso la cuccia e persino aprire un chiavistello!

 

Analizzando le capacità cognitive di varie razze canine, secondo lo studio di Coren i più intelligenti nell’apprendimento sembrano essere i Border Collie, cani pastore parenti del famoso Lassie. Al secondo posto c’è il barboncino, mentre il pastore tedesco è solo terzo, nonostante le note capacità investigative della star del piccolo schermo, Rex. Il Golden Retriever occupa il quarto posto mentre in quinta posizione troviamo il Dobermann, che per la sua intelligenza  venne impiegato come messaggero durante la prima guerra mondiale. Seguono infine al sesto posto il pastore delle Shetland e al settimo il Labrador.

 

Accanto a nomi e parole però, ci sono anche le varie intonazioni di voce che il cane è in grado di riconoscere e distinguere. A confermarlo è un secondo studio, stavolta condotto presso l’università ungherese di Lorßnd Eötvös. Come fanno anche gli esseri umani, i cani interpretano un messaggio sia attraverso il vocabolario che attraverso il tono usati dal proprio interlocutore!


A cosa serve il microchip

Chi ha un cane ormai lo sa: il microchip è obbligatorio per legge e deve essere presente su tutti i cani, che siano di razza o meno, di taglia grande o piccola, che vivano in un appartamento o in un giardino. A cosa serve il microchip? Capiamo insieme cos’è, a cosa serve, quando si mette, quanto costa e, soprattutto, come funziona!

Cos’è?

Il microchip è l’unico sistema identificativo nazionale per gli animali d’affezione, introdotto il 1° gennaio 2005. È un piccolo dispositivo elettronico, delle dimensioni di 11×2 millimetri, racchiuso in una capsula di vetro biocompatibile. All’interno, un chip “leggibile” solo da un apposito lettore, contiene un codice univoco di 15 cifre che racconta la storia del cane e permette di risalire al nome e alla residenza del suo proprietario.

A cosa serve?

Il microchip costituisce un vero e proprio titolo di proprietà. Permette di identificare il nostro cane, di certificare che ci appartiene e che noi abbiamo, nei suoi confronti, sia dei diritti che dei doveri. Il microchip, grazie al codice univoco al suo interno, permette di registrare il cane all’Anagrafe Canina.

A chi si mette e quando?  

Dal secondo mese di vita, tutti i cani, a prescindere dalla razza, dalla dimensione e dallo stile di vita, devono essere associati a un codice univoco e avere quindi il loro microchip. Nel momento dell’impianto del microchip, il veterinario deve rilasciare anche il certificato d’iscrizione all’anagrafe, che costituisce il documento di identità e che deve accompagnare il cane per tutta la vita.

Quanto costa?

Il microchip può essere inserito da qualsiasi veterinario abilitato e il costo è quello di una visita, quindi può variare a seconda del professionista scelto. Chi vuole può rivolgersi ai Servizi Veterinari dell’Asl di competenza entro i primi due mesi di vita del cane per avere il microchip gratuitamente o al solo costo base del dispositivo. Oppure, può rivolgersi ad alcune associazioni per la tutela degli animali che occasionalmente organizzano campagne di sensibilizzazione offrendo l’impianto gratis, soprattutto per contrastare il randagismo.

Come funziona?

Il microchip utilizza la tecnologia R.F.ID. (Radio Frequency Identification), ciò significa che viene letto attraverso onde a radiofrequenza. Il veterinario, grazie all’apposito lettore di microchip, potrà dirci il codice di 15 cifre dell’animale e avere tutte le informazioni che lo riguardano.

Ecco a cosa serve il microchip! Il vostro cane è registrato all’Anagrafe Canina? 


Perché il cane ci segue sempre?

I cani amano stare in compagnia del proprio umano e lo dimostrano con diversi comportamenti. Uno dei più simpatici, ma che alcune volte crea qualche difficoltà, è l’abitudine di Fido di seguire ovunque il proprio padrone come un’ombra. Perché il cane ci segue sempre? Vediamolo insieme.

Dimostrazione di affetto

Il cane è un animale sociale che per sua natura ricerca il branco. La ragione principale che spinge il cane a seguirci ovunque è che questo comportamento è una grande dimostrazione di affetto: uno dei modi più semplici e immediati che il cane ha per dimostrare amore è stare sempre vicino al proprio padrone, garantendogli assistenza e protezione.

Scaccia la solitudine

Il cane ricerca sempre la compagnia del branco, perché solo restando all’interno del gruppo si sentirà più appagato e al sicuro. Istintivamente il cane riconosce il nucleo familiare come un branco ed è portato a seguire chi, tra i membri della famiglia, gli garantisce con più sicurezza il cibo e le comodità di cui ha bisogno.

Rinforzo positivo

È possibile che il cane ci segua sempre perché nel corso del tempo sia stato “premiato” per questo comportamento. Coccole, parole dolci, momenti di gioco e qualche gustoso bocconcino sono tutto ciò che serve per farci seguire come un’ombra!

Ecco perché il cane ci segue sempre! Anche il vostro cane si comporta così? Raccontacelo nei commenti.


Come abbaiano i cani in giro per il mondo?

“Che verso fa il cane?” È una domanda che poniamo spesso ai bambini e che ci diverte sempre molto. Non tutti sanno, però, che il verso cambia da paese a paese e che gli stessi cani non abbaiano allo stesso modo. Ma allora, come abbaiano i cani in giro per il mondo?

La parola che scegliamo è onomatopeica

La parola con cui si indica il verso del cane cambia nelle diverse lingue. In italiano diciamo “bau bau”, in tedesco si dice “wuff!”, in spagnolo “guau guau!”, in giapponese “wan wan!”, in coreano “meong meong!” e in russo: “gav gav!”

Queste parole non sono altro che delle onomatopee, cioè delle parole che imitano i suoni, che sono state soggette a influenze culturali diverse a seconda del Paese. L’evoluzione delle lingue ha portato perciò ad esprimere diversamente lo stesso suono.

Gli stessi cani usano suoni diversi

Anche i cani non abbaiano tutti nello stesso modo, ma hanno dialetti diversi. I cani orientali, per esempio, non abbaiano molto, ma emettono vocalizzi, mentre i cani nordici – come gli husky -preferiscono ululare.

Ecco come abbaiano i cani in giro per il mondo! Conosci altri versi di altri paesi? Scriviceli nei commenti!


Perché i cani scavano prima di dormire?

Una domanda che ciascun padrone si è fatto almeno una volta è perché i cani scavano prima di dormire. Guardando il nostro amico a quattro zampe prepararsi per la notte, lo avremo sicuramente visto grattare sulla cuccia, per poi posizionarvisi dopo aver fatto un paio di giri su se stesso. Le ragioni di questo comportamento sono molteplici. Vediamole insieme!

Sta marcando il territorio

Questo è il motivo principale, trasmessogli dai suoi antenati lupi: i cani grattano la cuccia per marcare il territorio. Sotto ai cuscinetti delle zampe il cane possiede delle ghiandole capaci di secernere fluidi ormonali dall’odore caratteristico unico per ciascun cane.

Regola la temperatura della cuccia

Che sia per sdraiarsi per terra o sulla cuccia, Fido scava sempre un po’ prima di accomodarsi: questo per regolare la temperatura del suo giaciglio, sia quando fa caldo che quando fa freddo.

Scarica energie in eccesso

Se il cane non ha avuto modo durante la giornata di scaricare l’enorme quantità di energia di cui è dotato, può accadere che si sfoghi scavando la cuccia prima di dormire. Prestiamo attenzione a questo comportamento: può essere il segnale che il nostro cane ha bisogno di maggiore attività fisica.

Rende più comoda la cuccia

Proprio come noi, anche Fido si sprimaccia il cuscino per renderlo più comodo e avere la migliore esperienza di sonno, prima di andare a dormire. Che sia un cuscino, un divano, o una coperta ripiegata, il cane cercherà di sistemarla per il massimo del comfort!

Ecco perché i cani scavano prima di dormire. Conoscevate già le ragioni di questo comportamento?