Come prepararsi al parto della nostra gatta

Assistere al parto della nostra gatta è una delle esperienze più intense ed emozionanti per noi proprietari di animali. Decidere di gestire una gravidanza e una cucciolata richiede una grande assunzione di responsabilità, oltre che un forte impegno. Se abbiamo deciso di far accoppiare la nostra micia, vediamo insieme come prepararsi al parto della nostra gatta.

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La gravidanza della gatta

La gravidanza della gatta ha una durata che varia dai 58 ai 63 giorni; è molto importante tenere la futura mamma sempre monitorata, rimanendo in contatto con il nostro veterinario, specialmente verso il termine dei due mesi, sia per ricevere consigli sul parto e il post-parto, sia per effettuare esami diagnostici, come la radiografia che conferma il numero dei cuccioli, e l’ecografia che valuta la loro vitalità.

Cosa fare prima del parto

Capiremo che il giorno del parto si avvicina perché la gatta tenderà a nascondersi e a cercare un “nido” adatto in cui partorire. Inoltre può succedere che durante l’ultima settimana di gestazione, la gatta diventi un po’ aggressiva, rendendo necessario tenerla lontana da bambini e altri animali, anche se hanno sempre convissuto tranquillamente con lei.

Per aiutarla, creiamo un giaciglio usando una cesta o una scatola di cartone, da riempire con delle coperte e asciugamani vecchi, posizionandolo in un angolo lontano da qualsiasi possibile fonte di stress. L’importante è che il materiale utilizzato per allestire la cuccia non sia profumato, perché mamma e cuccioli si riconoscono tra loro dall’odore. Avviciniamole la lettiera e lasciamole sempre a disposizione una ciotola con dell’acqua e una con del cibo.

Il parto della gatta

Quando la micia si sdraia su un fianco, comincia a vocalizzare insistentemente e a leccarsi il pelo, soprattutto nella zona vulvare, noteremo che la parete dell’addome si presenta molto tesa e sono evidenti le contrazioni: sono cominciate le doglie. La durata del parto può variare notevolmente, dalle 4 alle 6 ore, perché tra un cucciolo e l’altro possono passare dai 10 ai 60 minuti.

È molto importante non intervenire, o farlo solo se strettamente necessario, perché la gatta fa tutto da sé. Alla nascita di ogni cucciolo, che può nascere in posizione cefalica o podalica, la gatta rompe il sacco amniotico che lo avvolge, rompe il cordone ombelicale masticandolo e mangia la placenta. Se queste operazioni non avvengono, allora è necessario il nostro aiuto: rompiamo noi il sacco amniotico e tagliamo il cordone ombelicale a un paio di centimetri dall’addome.

Contiamo le placente espulse: se trattenute nell’addome della gatta, potrebbero causare gravi infezioni e metterne a rischio la vita; in questo caso è meglio contattare il veterinario. Controlliamo che la gatta mangi la placenta, molto importante per il suo sostentamento, stando attenti che non mangi anche il cucciolo, specialmente se è al primo parto.

Ecco come prepararsi al parto della nostra gatta. Tu hai mai assistito a un parto? Raccontacelo!

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