Le festività di dicembre sono un periodo magico dell’anno, e anche i nostri amici felini possono farne parte! Ecco alcuni consigli per assicurarti che il tuo gatto sia felice e al sicuro durante questo periodo speciale. Continua a leggere
Cosa fare con il tuo animale domestico quando arriva l’autunno
L’autunno è una stagione magica: il clima si rinfresca, le foglie cambiano colore e la natura si tinge di tonalità calde e avvolgenti. Ma è anche un periodo di transizione per i nostri amici a quattro zampe. Dopo il caldo estivo, infatti, è importante adattare la routine dei nostri animali domestici alle nuove temperature e condizioni atmosferiche. Ecco qualche consiglio per goderti al meglio questa stagione insieme al tuo cane o al tuo gatto!
Prepararsi al freddo
Con l’abbassamento delle temperature, è importante fare attenzione alle esigenze specifiche dei nostri animali. Alcune razze di cani, soprattutto quelle con pelo corto, potrebbero soffrire il freddo durante le passeggiate all’aperto. In questi casi, l’uso di un cappottino o di una coperta può essere utile per tenerli al caldo.
Anche i gatti, sebbene tendano a cercare luoghi caldi in casa, potrebbero gradire un rifugio accogliente, come una cuccia più imbottita o posizionata vicino a una fonte di calore.
Attività all’aria aperta
L’autunno è il momento perfetto per lunghe passeggiate con il tuo cane. Il clima mite ti permetterà di esplorare parchi, boschi e sentieri in compagnia del tuo fedele amico. Assicurati di tenere d’occhio le foglie secche e le castagne cadute: potrebbero rappresentare un rischio se ingerite accidentalmente.
Per chi ha un gatto che ama uscire all’aperto, è importante limitare il tempo che trascorre fuori, specialmente nelle ore serali quando le temperature possono scendere rapidamente. Se il tuo gatto è abituato a uscire, considera l’idea di monitorarlo di più durante questi mesi.
Cura del pelo e igiene
Con il cambio di stagione, gli animali domestici tendono a cambiare il pelo. È importante spazzolarli regolarmente per eliminare il pelo morto e prevenire nodi, soprattutto per le razze a pelo lungo. Questo non solo migliora la salute del pelo, ma aiuta anche a mantenere la casa più pulita.
Inoltre, le giornate piovose e il fango autunnale possono sporcare di più il tuo cane durante le passeggiate. Tieni a portata di mano salviette umide e prodotti specifici per la pulizia delle zampe, così da evitare che sporchi casa o abbia problemi cutanei.
Alimentazione e benessere
Con l’arrivo dell’autunno, potrebbe essere necessario modificare leggermente la dieta del tuo animale domestico. Alcuni animali, specialmente quelli più attivi, potrebbero aver bisogno di un apporto calorico maggiore per affrontare il freddo. Ricorda di scegliere alimenti di qualità, adatti alle esigenze del tuo pet. Le crocchette o gli snack ricchi di proteine e nutrienti possono essere un’ottima scelta per mantenere il tuo animale in salute durante i mesi più freddi.
Non dimenticare di controllare sempre il peso del tuo animale: se durante l’autunno si muove meno rispetto all’estate, potrebbe essere necessario ridurre leggermente le porzioni per evitare l’aumento di peso.
Visite veterinarie di controllo
L’autunno è un buon momento per una visita di controllo dal veterinario. Dopo l’estate, potrebbe essere utile verificare che il tuo animale sia in salute e preparato per affrontare l’inverno. Assicurati che sia protetto da parassiti come pulci e zecche, che possono essere ancora attivi in autunno.
Divertirsi in casa
Se le giornate si accorciano e le piogge diventano più frequenti, non sempre è possibile uscire con il tuo animale come d’abitudine. È il momento perfetto per dedicarsi ai giochi in casa. I cani apprezzeranno giochi di attivazione mentale, come i puzzle per animali o il classico gioco del nascondino con i loro snack preferiti. Anche i gatti si divertiranno con giochi interattivi come palline o nastri.
L’autunno è una stagione che può essere vissuta al meglio insieme al tuo animale domestico, se sai come adattare la sua routine e le sue esigenze. Con un po’ di attenzione e cura, tu e il tuo fedele amico potrete godervi ogni momento, all’aperto o al caldo della vostra casa. Non dimenticare di viziarli con il giusto petfood, per farli restare sani e felici durante questa meravigliosa stagione!
Viaggiare con cani e gatti: Consigli utili per un’esperienza sicura e serena
Viaggiare con i nostri amici a quattro zampe può essere un’avventura fantastica, ma richiede una pianificazione accurata per garantire la loro sicurezza e il loro comfort. Che si tratti di un breve viaggio in auto o di una lunga vacanza all’estero, è essenziale prepararsi adeguatamente per evitare stress e complicazioni. In questo articolo, esploreremo i migliori consigli per viaggiare con cani e gatti e discuteremo l’importanza di queste precauzioni per combattere l’abbandono degli animali domestici.
Preparazione prima del viaggio
1. Visita dal veterinario
Prima di partire, porta il tuo animale dal veterinario per un controllo completo. Assicurati che tutte le vaccinazioni siano aggiornate e chiedi informazioni su eventuali rischi sanitari specifici per la destinazione. Se viaggi all’estero, potresti avere bisogno di un passaporto per animali e certificati sanitari specifici.
2. Documenti e identificazione
Assicurati che il tuo cane o gatto abbia un microchip funzionante e aggiornato. Inoltre, prepara una copia dei documenti sanitari e metti al collo del tuo animale una targhetta con il tuo numero di telefono. In caso di smarrimento, questi accorgimenti possono fare la differenza.
3. Addestramento e socializzazione
Se il tuo animale non è abituato a viaggiare, inizia con brevi tragitti per abituarlo gradualmente. Familiarizzare con il trasportino o con la cintura di sicurezza per animali è fondamentale per un viaggio sereno. Premi e incoraggia il tuo amico peloso ogni volta che si comporta bene durante queste prove.
4. Pianificazione dell’itinerario
Scegli destinazioni pet-friendly e assicurati che gli alloggi e i mezzi di trasporto accettino animali domestici. Controlla le normative locali riguardo ai cani e ai gatti, come l’accesso a spiagge, parchi e ristoranti. Pianifica soste frequenti per permettere al tuo cane di fare una passeggiata e ai gatti di usare la lettiera.
Durante il Viaggio
1. Sicurezza in auto
Per i viaggi in auto, utilizza un trasportino o un’imbracatura di sicurezza. I cani dovrebbero essere assicurati con una cintura di sicurezza apposita, mentre i gatti devono viaggiare in un trasportino stabile. Evita di lasciare gli animali soli in auto, soprattutto durante i periodi caldi, per prevenire il colpo di calore.
2. Viaggi in aereo
Se viaggi in aereo, verifica le politiche della compagnia aerea riguardo agli animali domestici. Assicurati che il trasportino sia conforme alle norme della compagnia e prenota con largo anticipo per evitare sorprese. Considera che alcune razze, specialmente quelle con musi schiacciati, possono avere difficoltà a viaggiare in aereo.
3. Comfort e benessere
Porta con te tutto ciò che il tuo animale potrebbe aver bisogno: cibo, acqua, lettiera per gatti, sacchetti per i bisogni dei cani, farmaci, e i loro giochi preferiti. Mantieni una routine il più possibile normale per ridurre lo stress del viaggio.
Come purtroppo sappiamo l’estate è anche teatro di molteplici abbandoni. Una pianificazione inadeguata o una mancanza di opzioni da parte dei proprietari ne è la causa principale. Quando pianifichi una vacanza, esplora tutte le possibilità per portare con te il tuo animale. Se non è possibile, cerca pensioni per animali o pet sitter professionisti che possano prendersi cura del tuo amico a quattro zampe.
Divulgare l’importanza della responsabilità verso gli animali domestici è fondamentale. Molte persone non sono consapevoli delle opzioni disponibili per viaggiare con i propri animali o per garantirne il benessere in loro assenza. Condividere informazioni e risorse può aiutare a ridurre gli abbandoni.
Per le situazioni in cui non è possibile mantenere l’animale, considera l’adozione responsabile o rivolgiti a rifugi locali che possano aiutare a trovare una nuova casa per il tuo amico. L’abbandono non dovrebbe mai essere un’opzione.
Viaggiare con cani e gatti richiede un po’ di preparazione, ma le ricompense sono immense. Con una pianificazione adeguata, è possibile godersi la compagnia dei nostri amici pelosi anche lontano da casa. Ricordiamoci sempre che il benessere dei nostri animali è una priorità, e trovare modi per includerli nelle nostre avventure o assicurare la loro cura è fondamentale per prevenire l’abbandono e garantire una vita felice e sana per loro.
Se hai domande o vuoi condividere la tua esperienza di viaggio con il tuo animale domestico, lasciaci un commento!
Scrittori e scrittrici amanti dei gatti
I gatti hanno un posto speciale nei cuori e nelle penne di numerosi scrittori e scrittrici. Non solo hanno condiviso con loro la vita quotidiana, ma sono spesso diventati protagonisti delle loro opere, simboli di mistero, indipendenza e saggezza, oppure buffi accompagnatori dal carattere incostante.
Di seguito trovi alcuni esempi famosi dalla storia della letteratura degli ultimi secoli.
Elsa Morante (1912-1985)
L’autrice de La Storia e L’isola di Arturo aveva un legame profondo e affettuoso con i gatti, che spesso possiamo ancora vederle accanto nelle fotografie in bianco e nero. Con i felini condivideva un’affinità spirituale, fatta d’indipendenza e desiderio di esplorazioni solitarie. Oltre a dedicare una poesia alla sua gatta siamese Minna, Morante inserì figure feline anche nei suoi romanzi, come Alvaro, il gatto che accompagna la protagonista Elisa in Menzogna e sortilegio.
T.S. Eliot (1888-1965)
Uno degli esempi più celebri di scrittori che hanno elevato i gatti a soggetti letterari è il poeta T.S. Eliot. Il suo libro Old Possum’s Book of Practical Cats, tradotto in italiano come Il libro dei gatti tutto fare, è una raccolta di poesie divertenti e affascinanti che descrivono il comportamento e la psicologia sociale feline. I componimenti, pubblicati nel 1939, sono stati anche l’ispirazione per il musical Cats del 1981 di Andrew Lloyd Webber. Eliot vedeva nei gatti una fonte d’ispirazione per esplorare temi più profondi della condizione umana.
Ernest Hemingway (1899-1961)
Oltre all’avventura e allo sfoggio di virilità, Ernest Hemingway amava i gatti polidattili, cioè dotati di più dita per zampa rispetto alle consuete quattro. Si tratta di una condizione molto comune in alcune zone del mondo, tra cui la costa orientale degli Stati Uniti. Nella sua casa a Key West, Hemingway aveva un gatto a sei dita di nome Biancaneve che gli era stato regalato da un capitano di mare. La casa è ora un museo ed è abitata dai discendenti di Biancaneve, circa cinquanta (!), che continuano ad attrarre turisti e ammiratori dell’autore.
Colette (1873-1954)
La scrittrice francese Colette, famosa per il romanzo Gigi e per la serie di storie dedicate alla vita del personaggio Claudine, era una nota amante dei gatti. Il suo romanzo breve del 1936, La gatta, racconta un triangolo amoroso particolare — tra una donna, suo marito e la gatta che lui sembra preferire a lei. Il protagonista maschile era probabilmente d’accordo con quanto diceva Colette stessa: “Il tempo trascorso con un gatto non è mai sprecato”.
Doris Lessing (1919-2013)
Scrittrice britannica e premio Nobel per la Letteratura, Doris Lessing espresse a più riprese il suo affetto per i gatti. A lungo ha convissuto con un gatto a cui doveva volere molto bene, considerato che lo aveva chiamato El Magnifico. “Era un gatto molto intelligente”, ha raccontato al Wall Street Journal nel 2008. “Cercavamo di venirci incontro, di metterci entrambi allo stesso livello. Lui partecipava. Tuttavia, alla fine della fiera, la comunicazione era piuttosto limitata”.
Cani da pastore: storia e razze
I cani da pastore rappresentano una delle collaborazioni più antiche e fruttuose tra uomo e animale. Queste razze, sviluppate per secoli, sono state selezionate per la loro intelligenza, forza e capacità di lavorare in sintonia con gli umani per gestire il bestiame. La loro storia inizia migliaia di anni fa, quando i primi agricoltori iniziarono a domesticare lupi e cani selvatici per proteggere le greggi e aiutare nella conduzione degli animali.
Le diverse razze di cani da pastore, come il Border Collie, l’Australian Shepherd e il Pastore Tedesco, sono state sviluppate in varie parti del mondo per rispondere a specifiche esigenze ambientali e di lavoro.
Border Collie
Il Border Collie è universalmente riconosciuto come il “re dei cani da pastore”, grazie alla sua intelligenza straordinaria, agilità e dedizione al lavoro. Originario della regione di confine tra Scozia e Inghilterra, è eccellente nel controllo del gregge, con una capacità quasi magica di comunicare attraverso lo sguardo.
Pastore Tedesco
Famoso per la sua versatilità, il Pastore Tedesco è impiegato in una varietà di ruoli che vanno oltre la pastorizia, inclusi servizi di ricerca e salvataggio, polizia e assistenza per disabili. La sua intelligenza, coraggio e lealtà ne fanno una delle razze più apprezzate al mondo.
Australian Shepherd (Pastore Australiano)
Nonostante il nome, questa razza ha origine negli Stati Uniti. È conosciuto per la sua straordinaria energia e capacità di apprendimento. Il Pastore Australiano è estremamente versatile, adatto sia al lavoro che alle competizioni sportive come l’agility.
Cane da Pastore delle Shetland (Sheltie)
Piccolo ma coraggioso, lo Sheltie è una razza che combina bellezza e funzionalità. Originario delle Isole Shetland, è dotato di una grande intelligenza e di un forte istinto di protezione, che lo rendono eccellente sia nel lavoro con il gregge che come compagno familiare.
Cane da Pastore Belga (Malinois)
Il Malinois è noto per la sua incredibile energia, intelligenza e capacità di addestramento. Questa razza, originaria del Belgio, è spesso impiegata in ruoli di sicurezza e servizio, dimostrando una versatilità e una dedizione al lavoro che la rendono insostituibile in molti contesti.
Con l’evoluzione delle società agricole e l’avvento della meccanizzazione, il ruolo dei cani da pastore si è trasformato. Oltre alla conduzione del bestiame, queste razze vengono ora impiegate in una vasta gamma di attività, inclusi ruoli di soccorso, di assistenza come cani guida per non vedenti, e in ambiti di servizio e protezione. La loro presenza in famiglia ha anche evidenziato la loro capacità di adattamento, diventando compagni fedeli e membri amati delle nostre case.
L’igiene dentale del cane
La pulizia dei denti è fondamentale per i cani. Un cane con una bocca sana è un cane più felice e più affettuoso, e ci permette di vivere con lui una relazione più serena e appagante. Trascurare l’igiene orale può produrre uno spettro di conseguenze di gravità variabile.
- Alito cattivo: è il sintomo più evidente, ma non va sottovalutato. L’alitosi può essere causata da placca, tartaro e batteri che proliferano nella bocca del cane.
- Malattie gengivali: gengive arrossate, gonfie e sanguinanti sono un campanello d’allarme. Se non curate, possono portare a gravi problemi, come la parodontite.
- Perdita dei denti: un problema serio che non solo compromette la masticazione, ma può anche causare dolore e infezioni.
- Problemi sistemici: batteri e placca possono entrare nel flusso sanguigno e causare danni ad altri organi, come cuore, fegato e reni.
Come pulire i denti del cane?
Esistono diversi modi per prendersi cura dell’igiene dentale del cane. È importante farlo almeno tre volte a settimana, ma è meglio dedicarcisi tutti i giorni.
- Spazzolino e dentifricio: è il metodo più efficace. In commercio si trovano spazzolini e dentifrici specifici per cani, con sapori che li rendono più gradevoli.
- Dito di gomma: se il cane non tollera lo spazzolino, possiamo utilizzare un dito di gomma, sempre con dentifricio per cani. Particolarmente indicato per i cuccioli, che in questo modo fanno l’abitudine alla sensazione della pulizia dentale.
- Masticabili e snack dentali: aiutano a rimuovere la placca e a mantenere l’alito fresco. Si tratta di complementi importanti, in combinazione con altri metodi.
- Visite veterinarie: è importante portare il cane dal veterinario per controlli periodici e per una pulizia dentale professionale.
Consigli per abituare il cane alla pulizia dei denti
- Iniziare da cucciolo, quando il cane è più propenso ad accettare nuove esperienze.
- Abituarlo gradualmente, premiandolo con lodi e snack.
- Rendere la pulizia un momento piacevole, usando un tono di voce rassicurante e creando un’atmosfera positiva.
Perché il cane morde? Come addestrarlo a non mordere?
Mordere è un comportamento naturale per i cani, che lo usano per comunicare, esplorare il mondo e giocare. Tuttavia, se il cane morde in modo eccessivo o aggressivo, può diventare un problema serio per la sicurezza delle persone e degli altri animali. In questo articolo, vedremo perché il cane morde e come addestrarlo a non mordere o a moderare la forza del morso.
Perché il cane morde
Ci sono diverse ragioni per cui il cane può mordere.
– Fase orale: i cuccioli mordono tutto ciò che trovano per alleviare il fastidio della dentizione e perché sono curiosi di scoprire cosa possono fare coi propri denti. Questa fase dura fino ai 6 mesi di età circa.
– Gioco: i cani giocano mordendosi tra loro, ma a volte possono mordere anche le persone per invitarle al gioco o per esprimere eccitazione. Bisogna stabilire dei limiti con il pet e fare attenzione a non incoraggiarlo, anche involontariamente, a mordere.
– Difesa: i cani possono mordere per difendersi da una minaccia reale o percepita, come un intruso, un altro cane o una situazione stressante. Il morso è l’ultima risorsa del cane, che prima avverte con altri segnali, cioè ringhiando, mostrando i denti o abbassando le orecchie.
– Dolore: i cani possono mordere se provano dolore fisico o disagio emotivo. Per esempio, se hanno una ferita, una malattia o una fobia. Il morso è un modo per comunicare il loro malessere e per allontanare ciò che lo causa.
– Possessività: i cani possono mordere per proteggere le loro risorse, come il cibo, i giocattoli, il territorio o le persone a cui sono legati. Questo comportamento è dovuto a una mancanza di fiducia o di sicurezza da parte del cane.
Come addestrare il cane a non mordere
Per prevenire o correggere una tendenza troppo accentuata a mordere, è importante adottare alcune misure educative e comportamentali.
– Socializzare il cane: la socializzazione precoce e adeguata del cane con altre persone e animali è fondamentale per prevenire il morso. Il cane deve imparare a interagire in modo positivo e pacifico con gli altri, senza paura o aggressività. La socializzazione deve iniziare dal primo mese di vita del cucciolo e proseguire durante tutta la sua vita.
– Insegnare il comando “lascia”: il comando “lascia” serve a far capire al cane che deve smettere di fare ciò che sta facendo, come mordere una mano o un oggetto. Per insegnarlo, si può usare uno snack premio o un giocattolo da dare al cane quando obbedisce al comando, affinché capisca attraverso le nostre coccole che quello è il comportamento corretto da avere.
– Offrire un sostituto: se il cane morde per gioco o per fase orale, si può convogliare la sua attenzione su oggetti concepiti per essere morsi, come i giocattoli di corda o un peluche.
– Ignorare il morso: se il cane morde per attirare l’attenzione o per protesta, si deve ignorarlo completamente e interrompere il contatto visivo, fisico e verbale. Questo farà capire al cane che il morso non gli porta nessun beneficio e che anzi gli fa perdere l’interazione con la persona. Per fargli capire che il morso fa male, si può anche emettere un suono acuto forte, imitando il modo in cui i cani stessi si lamentano del dolore.
– Rinforzare il comportamento desiderato: si deve sempre premiare il cane quando si comporta bene e non morde, con una carezza, una parola di elogio o un bocconcino. Questo rinforzerà il legame tra il cane e la persona e aumenterà la fiducia e la sicurezza del cane.
– Consultare un esperto: se il morso è dovuto a una causa più profonda, come la paura, l’ansia, l’aggressività o il dolore, si deve consultare un veterinario o un educatore cinofilo per valutare la situazione e stabilire un piano di intervento personalizzato. Il morso può essere il sintomo di un problema più grave che va affrontato con l’aiuto di un professionista.
Cani guida: le cose da sapere
Per le persone non vedenti o ipovedenti, l’indipendenza di movimento passa spesso per la presenza di un compagno fedele e attento: il cane guida. Come preziosi navigatori in tandem con il conduttore, i cani guida imparano fin da cuccioli a manovrare il terreno con precisione e attenzione.
Razze come il Labrador Retriever, il Golden Retriever e il Pastore Tedesco spiccano in questo compito. La loro natura intelligente, paziente e socievole rappresenta il mix ideale per una vita di fedele servizio. Tuttavia, anche razze meno comuni sono adatte a specifiche esigenze, estendendo la possibilità di vestire il ruolo di guida a cani di differenti dimensioni e temperamenti.
Chi decide di accogliere in famiglia un cane guida deve compiere questa scelta con consapevolezza e impegno. È bene ricordare che il cane guida non è un GPS vivente. Nonostante la loro affinata abilità nell’orientamento, i cani guidano seguendo le indicazioni dei loro conduttori, che devono essere consapevoli del percorso.
Negli addestramenti, il cane impara a sfruttare il proprio istinto, evitando gli ostacoli e vegliando sulla sicurezza del padrone. L’addestramento di questi cani stoici e leali ha un costo, ma i benefici sono inestimabili. Persone non vedenti affermano come questi cani speciali permettano di abbattere numerose barriere al movimento.
Non solo: i cani guida facilitano le interazioni sociali, sebbene l’attenzione indesiderata possa rappresentare una sfida per la concentrazione del cane quando è in servizio. Quando incontrate un cane guida è essenziale attenersi a regole specifiche per assicurarne l’efficiente operato: non distraetelo né offrite cibo, e mantenete gli altri cani a distanza.
Una precisazione importante è che, nel rispetto della legge, questi speciali compagni hanno diritto di accedere pressoché a qualunque spazio, insieme al proprio conduttore. Ciò costituisce non solo un sostegno logistico, ma anche un atto di rispetto.
Bisogna tenere a mente che un cane guida apprezza il gioco e il tempo libero tanto quanto ogni altro cane. È fondamentale trovare momenti di svago, per permettere sia al cane che al padrone di rilassarsi e rafforzare il proprio legame. Anche una buona igiene, oltre a favorire l’immagine del cane in pubblico, rafforza la salute e il benessere di questi eroi a quattro zampe.
Infine, se pur adeguatamente addestrati e assistiti, i cani guida possono incontrare difficoltà. In tali frangenti, offrire il proprio aiuto direttamente al conduttore può fare una grande differenza.
Come scegliere il nome da dare al gatto
Scegliere il nome perfetto per il proprio gatto è un passo importante che pone le basi per una relazione duratura e affettuosa. Questo nome non è solo un’etichetta, ma diventa un rinforzo positivo e uno strumento di comunicazione usato quotidianamente nelle interazioni col nostro amico felino, dai momenti di gioco e relax alle chiamate per il cibo e per passare del tempo insieme.
Iniziate osservando le particolarità fisiche e comportamentali del vostro gatto. Un gatto vivace e curioso potrebbe ispirarvi a usare nomi di esploratori o di astronauti oppure onomatopee che suggeriscano il suo carattere scattante, mentre per un gatto placido e amante del sonno potrebbero andar bene nomi che richiamino la sua indolenza. Anche il colore e la lunghezza del pelo possono essere fonti di ispirazione per nomi che rispecchiano queste caratteristiche distintive: un manto bianco potrebbe tradursi in Fiocco, mentre uno nero in Ombra.
Volgete poi lo sguardo alla cultura popolare. Se siete cinefili, lettori appassionati, amanti della musica o dei cartoni animati, ci sono infinite possibilità. Un gattino potrebbe prendere il nome da un personaggio della saga di Harry Potter o dal protagonista di un film di Disney.
Condividete la scelta del nome con i vostri familiari o conviventi. Potete fare una lista di nomi, discuterli insieme e fare una votazione o lasciare che decida il caso: estrarre un nome da un cappello o lanciare una moneta. È meglio che tutti concordino sul nome, considerato che lo pronunceranno spesso.
Una volta fatto un elenco di nomi che vi convincono, provate a usarli per chiamare il vostro gatto e osservate la sua reazione. Vi guarda o si avvicina? Allora il nome potrebbe essere quello giusto. Se non mostra interesse, potreste dover fare qualche altro tentativo.
E se vi mancano le idee? Il web abbonda di suggerimenti, con siti che elencano una vastità di nomi comuni e insoliti. Tutto ciò che serve è una rapida ricerca su Google e troverete numerosi spunti e liste di nomi da cui trarre ispirazione.
Inoltre, ricordate che i gatti riconoscono il proprio nome e possono essere addestrati a rispondere quando chiamati. Abituateli associandolo a momenti piacevoli, come l’orario dei pasti o i giochi, e considerate l’ipotesi di offrire dei piccoli premi come bocconcini appetitosi per rafforzare l’apprendimento.
Perché il cane gira su sé stesso?
Se possiedi un cane, ti è probabilmente capitato di vederlo girare su sé stesso, e avrai provato a dartene una spiegazione. In realtà, esistono diversi motivi possibili dietro a un simile comportamento del tuo amico a quattro zampe. In questo articolo proviamo a passare in rassegna le cause più comuni, e a segnalare le ipotesi che potrebbero risultare preoccupanti.
Spesso, i cani girano su sé stessi per preparare il luogo dove si accingono a riposare o a defecare. Potrebbe trattarsi di un istinto ereditato dai loro antenati lupi, che giravano sull’erba o sulla neve per appiattirla e renderla più confortevole. Inoltre, girando su sé stessi, i cani possono scacciare insetti o serpenti nascosti nell’erba.
Girare in cerchio può anche essere un modo di marcare il territorio o di verificare a propria volta la presenza nell’area di eventuali segnali lasciati da altri animali.
Un’altra possibile spiegazione è che il cane giri su sé stesso per comunicare qualcosa al suo amico umano o ad altri cani. Ad esempio, per mostrare eccitazione o gioia, come quando il suo amico torna a casa o quando sa che sta per ricevere del cibo o andare a fare una passeggiata.
Infine, bisogna considerare possibili motivi di salute o di stress. Alcune patologie, come le infezioni dell’orecchio interno, le allergie o i parassiti, possono causare prurito, dolore o vertigini nel cane, che gira su sé stesso nel tentativo di alleviare fastidi e sofferenze. Allo stesso modo, in situazioni stressanti, come l’isolamento, la noia o la paura, il cane potrebbe girare su sé stesso per sfogare l’ansia o la frustrazione.
Se il comportamento è nuovo, improvviso, o sembra accompagnato da disagio, è importante rivolgersi a un veterinario o un educatore cinofilo, in modo da escludere o trattare eventuali problemi di salute o di comportamento.