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Come prendersi cura di un gatto anziano?

I gatti sono animali longevi, la loro aspettativa media di vita, infatti, è di circa 15-20 anni. Nonostante mantengano uno spirito giocherellone e avventuroso, non dimostrando mai l’età che hanno, più avanzano con gli anni più possono avere bisogno di cure particolari. Come prendersi cura di un gatto anziano? Ecco i nostri consigli.

Attenzione all’alimentazione

Per prendersi cura di un gatto anziano, è fondamentale prestare attenzione alla sua alimentazione e preoccuparsi della sua salute psico-fisica. I mici amano giocare, saltare e muoversi, ma sono tendenzialmente pigri e con l’età lo diventano ancora di più, il che comporta un aumento del peso. Per evitare malattie cardiache, artrite e altri disturbi dobbiamo controllare ciò che mangia e modificare la sua dieta in base alle sue esigenze.

Portare il gatto periodicamente dal veterinario

Il veterinario è un amico e alleato importantissimo: dei check-up completi e degli esami del sangue periodici sono strumenti importantissimi per garantire il benessere del nostro amico a quattro zampe.

Attenzione all’igiene

Il gatto è un animale pulito che tiene particolarmente alla propria igiene, ma con l’avanzare dell’età tende a impigrirsi e a trascurarsi. Aiutiamolo prendendoci cura del suo pelo, pulendo occhi e orecchie, tagliando le unghie e prestando attenzione alla sua igiene orale. Il tutto per evitare infezioni, malattie e disturbi vari.

L’importanza del riposo

Il gatto anziano può incorrere in problemi fisici, che lo rallentano e lo rendono meno agile. Non disturbiamo i suoi momenti di riposo e pensiamo per lui a delle soluzioni più comode, a cucce facilmente raggiungibili, lontane da correnti fredde e dotate di coperte calde. Dobbiamo quindi rendere casa confortevole e adatta alle sue esigenze.

Giochiamo!

Anche per un micio anziano è importante fare esercizio fisico: farlo giocare almeno 15 minuti al giorno permetterà ai muscoli di mantenersi elastici, di rinforzare le articolazioni e di mantenere la circolazione attiva.

Questi i nostri suggerimenti per prendersi cura di un gatto anziano. Il tuo micio quanti anni ha?


Come vivere felici con il nostro gatto?

Quali sono i comportamenti più frequenti da evitare se vogliamo che il nostro micio stia bene e sia felice? Vediamo insieme quali sono quei comportamenti scorretti che compiamo nei confronti del nostro gatto e che, correggendoli, ci garantiscono una convivenza migliore!

Ecco i nostri consigli

  1. Non gridiamo! Urlare può essere dannoso per l’udito del gatto. Il nostro gatto, poi, è in grado di apprendere un certo numero di parole: alzare la voce non aiuta, ma anzi contribuisce a frustrarlo ulteriormente facendogli ripetere il comportamento errato.
  2. Non forziamo i suoi comportamenti. Cane e gatto sono due animali diversi, con abitudini, comportamenti e necessità distinte. Non trattiamoli come fossero uguali, ma rispettiamo le loro peculiarità, imparando a riconoscere il loro modo di esprimere affetto e di esserci amici.
  3. Prestiamo attenzione all’alimentazione. Il gatto, in origine, era un animale predisposto alla vita nel deserto, quindi il suo organismo è strutturato in maniera tale da ottenere i liquidi dalle prede. Non possono mancare quindi, nella sua dieta, dei cibi umidi, che lo aiuteranno anche a prevenire disturbi urinari.
  4. Non lasciamo ciotole con acqua ferma. Ai gatti piace l’acqua fresca e pulita e sono naturalmente infastiditi da quella stagnante. Se non possiamo permetterci una fontanella, ricordiamoci di cambiare molto spesso l’acqua e chiudiamo un occhio se il gatto si avvicina ai rubinetti!
  5. Non spazzoliamo troppo il gatto: ci pensa da solo alla sua pulizia ed è molto scrupoloso e attento!
  6. Puliamo spesso la lettiera: il gatto è molto più sensibile di noi agli odori e ne è facilmente infastidito!

Questi i nostri consigli per vivere felici con il nostro gatto. Cos’altro consigli?

 


Cosa sapere prima di adottare un gatto

Adottare un animale deve essere una scelta consapevole e ben ponderata. Le responsabilità saranno tante e – nel caso di un gatto – dureranno per tantissimi anni! L’amore che i nostri amici animali sanno donarci ripaga di tutte le fatiche, ma è meglio tenere a mente delle regole per una convivenza felice. Vediamo insieme cosa sapere prima di adottare un gatto!

Una responsabilità lunga molti anni

Vivere con un gatto significa essere consapevoli di dover adattare le proprie abitudini a quelle del nostro amico felino. Cambierà, infatti, il nostro modo di gestire il tempo, lo spazio della nostra casa, l’organizzazione delle vacanze…

Nuovi costi

Prima di adottare un micio è importante rivolgersi a gattili e organizzazioni serie, che mettono al primo posto il benessere dell’animale. Si deve essere poi consapevoli delle nuove spese che si affronteranno: cuccia, ciotole, giochi. Poi spazzole, tiragraffi e lettiera. Fondamentali i vaccini e i controlli periodici dal veterinario e alimenti di alta qualità per garantire la saluta del felino. Scopri i nostri alimenti pensati per le diverse esigenze del gatto: https://www.giuntinipet.it/cibo-gatto/

Come fare con il padrone di casa e i vicini?

Se si vive in affitto, è importante comunicare la scelta di adottare un animale al proprio padrone di casa, per evitare che questo possa causarci danni futuri rispetto al contratto d’affitto. Se decidiamo, poi, che il nostro gatto possa vagare libero oltre le mura domestiche, non dimentichiamoci di parlarne con i nostri vicini e di stabilire alcune regole per una convivenza pacifica e sicura!

I gatti sono tipi particolari

I gatti sono spiriti liberi! Certo, possiamo educarli, impartire alcune regole, ma i gatti troveranno comunque il modo di fare ciò che amano. Prepariamoci a vederli saltare sui mobili, sul letto, strappare le tende, mordicchiare le piante… Sarà indispensabile essere coerenti: nessuno sgarro alle regole!

I gatti non sono animali solitari

Nonostante il gatto sia un animale molto indipendente, non è un animale solitario. Specialmente se sarà un gatto d’appartamento, prepariamoci a trascorrere molto tempo insieme, a giocare con lui e a riservargli un sacco di coccole.

Il gatto è un cacciatore

Il gatto è un cacciatore magnifico! Non stupiamoci se nel corso del tempo ci porterà piccole prede, come topolini e uccellini, o se avrà dei momenti di grande iperattività, durante i quali giocherà tantissimo. Ne abbiamo parlato in questo nostro articolo: https://www.giuntinipet.it/blog/roba-da-gatti/perche-gatti-corrono-tutta-casa/

Ecco cosa sapere prima di adottare un gatto. Tu, prima di accogliere il tuo micio, come ti sei preparato? Raccontacelo in un commento!


Come fanno i gatti a cadere sempre in piedi?

Come fanno i gatti a cadere sempre in piedi? Quando vediamo un gatto cadere e poi atterrare con grazia sulle zampe ci chiediamo sempre come faccia a minimizzare quasi alla perfezione i danni di una caduta. Questa dote, che pare quasi un super potere, dipende dalla loro agilità e dalla loro anatomia.

L’importanza dell’apparato vestibolare

Uno dei fattori che spiega questa straordinaria capacità va ricondotto all’apparato vestibolare del gatto, ovvero alle sue orecchie: quando nella posizione della testa del gatto c’è qualche anomalia, cosa che accade appunto nel caso di una caduta, il fluido all’interno dell’orecchio interno viene scosso. Questo porta l’apparato vestibolare a inviare la comunicazione al sistema nervoso centrale, e al cervello: così il gatto registra immediatamente in che posizione si trova e, con prontezza, modifica conseguentemente le altre parti del suo corpo.

Un’anatomia unica

Il gatto inizia a sviluppare il “riflesso di raddrizzamento” a sole 4 settimana di vita.

Grazie ai dischi intervertebrali, che si contraggono e allungano con facilità, alla coda, fonte di equilibrio e all’assenza della clavicola, che rende le zampe anteriori molto più snodate, i gatti possiedono un’agilità unica.

Come avviene il raddrizzamento?

Durante la caduta, per prima cosa il gatto allungherà le zampe, in modo da diminuire la resistenza all’aria e rallentare la caduta.

A questo punto girerà la testa, mentre la schiena è sottoposta a una torsione. Quando la rotazione raggiunge i 180°, il gatto si trova posizionato in modo da toccare il terreno con le zampe, rilassando i muscoli. Infine, i suoi cuscinetti plantari attutiranno l’impatto, riducendo il rischio di infortuni.

Ecco come fanno i gatti a cadere sempre in piedi! Avete mai assistito a una di queste prodezze? Raccontatecelo in un commento.